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domenica 20 dicembre 2009

Nicholas Hewetson. Alice nello specchio

Nella prestigiosa collana di capolavori stranieri per la gioventù, di cui questo volume fa parte, vengono offerti testi di qualità, affidati per la traduzione a scrittori contemporanei di grande fama ed esperienza. Alice è una ragazzina simpatica, molto ben educata, istruita, ma molto curiosa e amante delle avventure, per amore delle novità è disposta a correre tutti i rischi. Chi conosce le sue avventure nel Paese delle Meraviglie non resterà sorpreso di incontrarla in un nuovo fantastico paese, quello degli specchi, dove le avventure sono una dentro l'altra e tutte le cose succedono all'incontrario...

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Titolo: Alice nello specchio
Autore: Nicholas Hewetson, Elda Bossi, Lewis Carroll  
Testo: Elda Bossi (tradotto da) 
Illustratore: Nicholas Hewetson
Dimensioni: 17x24 cm 
Pagine: 128 
Copertina: rigida 
Illustrazioni: 6 a colori
Lingua: italiano 
In copertina: illustrazione di Nicholas Hewetson
Progetto grafico: Silvia Bovo 
Collana: Gemini. Capolavori per la gioventù (fondata da Maria Bellonci e curata da Anna maria Rimoaldi) 
Editore: Giunti Editore S.p.a., Via Dante, 4, Milano, sito: www.giunti.it  
Edizione: Giunti Marzocco 1991, Firenze
Stampa: stampato nello Stabilimento Grafico Aurora nell'aprile 1991, Firenze 
ISBN: 88-0960-546-2


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Acquistato a Bologna il 28 dicembre 2008  
presso la Libreria Giannino Stoppani, 
Palazzo Re Enzo, Via Rizzoli 1/F.

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Biografia di Nicholas Hewetson

Nicholas J. Hewtson è nato nella Contea di Surrey in Inghilterra nel 1958. Ha frequentato  la Brighton Technical School nel Sussex e ha studiato illustrazione al Eastbourne College of Art. Hewetson è sia un autore sia un illustratore di libri per bambini e per ragazzi.
Tra i titoli pubblicati come illustratore: Alice nel paese delle meraviglie (1991), Il giardino segreto (2009), I pattini d'argento (2006) per Giunti. Come autore: La vita ai tempi di Ramses (1997), L'america con i Vichinghi (1990), La grande avventure dei Vichinghi  per Giunti

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Biografia di Elda Bossi

Poetessa e traduttrice dalla vita molto intensa e dal talento precoce. Ancora studentessa, nel 1925, tradusse  in versi  due tragedie di Euripide, Ifigenia in Tauride e Ippolito che pubblicò con l'editore Vallecchi. L'esordio come poetessa fu con la pubblicazione, quando Elda era ancora bambina, del libro di versi La Gioia seguito dal libro L'ora bianca che ricevette una lode dall'Accademia d'Italia.
E' nata nel 1901 a Firenze, ma si è formata tra Ferrara e Bologna, città in cui si è laureata. Dopo aver vissuto in varie città è ritornata a Firenze dove è morta nel 1996. Nella sua vita non si occupò solo di poesia e di traduzioni ma è stata anche corrispondente per alcuni giornali. Questa sua attività la portò, nel dopoguerra, a viaggiare molto in Europa. Ha diretto anche, con suo marito Giuseppe Maranini (giurista e docente di diritto costituzionale italiano all'Università di Firenze), Arno 2000, un settimanale politico-letterario. Insieme a Ernesto Codignola ha fondato la casa editrice "La Nuova Italia".
Ha curato molte collezioni di letteratura per l'infanzia ed ha ottenuto numerosi premi come: Il Premio Carducci nel 1951 per la poesia, sempre nello sesso anno Il Premio Venezia per la narrativa, il Premio Vergae il Premi Orvieto. Tra le sue opere ricordiamo: I poveri, ripubblicato nel 1967 con il titolo La parte dei magri, Vietato algli uomini, Giornale del soldato stanco e Un uomo libero. Tra i libri di poesie: Nugae, Poesia nuda, A lume di candela e  Il libro della sera. Tra le opere per i bambini: Roncisvalle, riduzione in prosa della traduzione ddella Canzone di Orlando, Pierino in guerra, Selvaggi ma non troppo, Cirip e la raccolta di poesie intitolata Barchette di carta. Ha curato anche molte traduzioni dei classici Greci e Latini come: Euripide, Fedro, Catullo e Properzio. Ha tradotto anche la Chanson de Roland, la più antica e la più imporante tra le canzoni di gesta del medioevo francese. Ha tradotto molti classici della lettratura per l'infanzia, ricordiamo: Alice nel Paese delle Meraviglie e Alice attraverso lo specchio, Peter Pan, La rosa e l'anello e il Barone di Münchhausen.

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Una Lettera di Elda Bossi ai giovani lettori. E' un problema di scacchi.

Chi conosce già le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (e chi non le conosce?), non si sorprenderà di sicuro nel trovare questa interssante ragazzina imbarcata in avventure ancora più straordinarie. Un tipo come Alice, c'era da immaginarselo che non sarebbe rimasta tranquilla per molto tempo: lei è un'esploratrice nata e scopre certi paesi che nessuno ci ha messo mai l piede né prima né dopo, tanto che non si trovano nemmeno nel libro di geografia, col vantaggio che così non si deve studiarne i monti, i fiumi e i chilometri quadrati. L'aspetto più curioso di queste avventure di Alice, el paese da lei scoperto di là dallo specchio, è che sono una dentro l'altracome certe scatoline a sorpresa.
Mi spiego. E' già una bella avventura, no? ritrovarsi in un posto dove si fa la conoscenza dei più strani personaggi e tutte le cose succedono all'incontrario, sicchè bisogna girare a sinistra per arrivare a destra, e correre a perdifiato per stare fermi, e distribuire le fette di torta prima di averle tagliate e altre cose del genere!
Una bella avventura, giocando una straordinaria partita a scacchi, non come giocatrice, ma proprio come pezzo degli scacchi: per essere precisi, come una modesta pedina che poi, arrivata all'ultima riga, diventa regina e vince. Vi prego di credere che si tratta di una partita in piena regola, e quelli fra i lettori che sanno giocare lo vedranno da sé dando un'occhiatina al problema raffigurato nella prossima pagina; quelli che invece non sanno giocare, se non si fidano della mia parola, lo domandino a qualcunoche se ne intende. Aice eccola lì, quella pedina bianca accanto alla regina Nera. La regina Nera per motivi suoi personali piglia la fuga e tocca ad Alice muoversi per la prima volta. Naturalmente fra due passi com'è di regola per ogni pedina, traverza cioè in treno la terza casella e s'inoltra a piedi nella quarta, dove a un tratto si trova accanto al re Nero che russa . E perchè russi invece di essere sveglio bene e mangiarla, lo capisce anche il più pivello dei giocatori a scacchi: c'è il cavallo bianco a difesa. Uscendo dal fito bosco della quarta casella insieme alla regina bianca arrivata li di volo (come corrono queste regine, i giocatori lo sanno!), Aice entra nella quinta casella che traversa in barca, poi nella sesta, e qui, accanto al re Bianco, non meno flemmatico del suo collega Nero, assiste a un'altra veloce fuga della regina Bianca. Ecco, Alice è appena entrata nella settima casella, che il cavallo nero le si precipita quasi addosso minacciando scacco (al re Bianco, s'intende), ma viene subito mangiato, come suol dirsi, dal cavallo bianco. Un altro piccolo salto e Alice è arrivata nell'ottava casella dove, incoronata con un po' d'anticipo, diventa poi regina Bianca quando la regina Nera piglia la precedente regina Bianca e la ficca nella zuppiera (vi parrà un po' strano, ma al momento giusto vedrete da voi). A questo punto alice regina Bianca acchiappa la regina Nera e così il giuoco finisce con la vittoria di Alice, essendo il re Nero matto per qualche imperdonabile sciocchezza commessa in precedenza.
A far le cose precise avrei dovuto descrivervi anche le mosse della parte avversaria; ma io non mi curo dei nemici, sicché speriamo solo che non abbiano fatto imbrogli. Si capisce che raccontandovi le mosse di Alice sulla scacchiera io non vi ho raccontato proprio nulla: sarei stata furba!
Le straordinarie avventure di alice sono quelle che le capitano mentre gironzola da una casella all'altra!
Ma siccome c'è qui il signor Carroll pronto a raccontarvele, così a me non resta che farvi tanti saluti.

Vostra aff.ma
Elda Bossi

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