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venerdì 17 febbraio 2012

Oleg Lipchenko. Alice's Adventures in Wonderland.

Di un flusso continuo d'immagini intrecciate al testo originale di Carroll è fatta l'interpretazione surreale di Alice dell'artista Oleg Lipchenko. Quasi fosse il prodotto di scrittura automatica, il disegno sgorga da una comune matita e fluisce sulle pagine e si espande, per formare una sinuosa cornice in bianco e nero che racchiude delle immagini delicate dall'atmosfera rarefatta, di una Wonderland dal caldo tono color seppia. Tanto le linee corrono velocemente sulla pagina quanto l'occhio dell'osservatore viene, invece, continuamente arrestato dalla scoperta di un nuovo particolare tra quelli di cui si compongono le illustrazioni. Tutti i personaggi si muovono elegantemente in questa nuova Wonderland un po' sogno, un po' macchina celibe e un po' teatro. Anche Alice è sulla scena, non come prima attrice, ma come una dei tanti abitanti di questo mondo surreale.


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Titolo: Alice's Adventures in Wonderland
TestoLewis Carroll
IllustratoreOleg Lipchenko
Dimensioni:  30x22 cm
Pagine: 93
Copertina: rigida
Illustrazioni: 1 tavola a colori e 56 tavole in b/n e seppia
Lingua: inglese
Editore: Tundra Books Inc., 75 Sherbourne Street, Toronto, Ontario, M5A 2P9, Canada, tel:+01-416-598-4786
e-mail: Tundra@mcclelland.com,
Edizione: 2009 
Stampa: Stampato in Cina
ISBN0-88776-932-2
EAN: 978-0-88776-932-0
Can. $ 24.95


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Regalato da Antonio il 18 gennaio del 2012 a Carlisle PA.
Acquistato a gennaio del 2012 su Amazon.com.

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Biografia di Oleg Lipchenko

E' un artista e illustratore canadese contemporaneo nato in Ucraina il 13 luglio 1957. E' membro dell' Ukrainian Union of Artist e della Lewis Carroll Society. Si è formato a  Poltava in Ucraina, pima alla scuola d'arte e poi all'università laureandosi in Architettura. La sua attività principale è la pittura: dipinge fondamentalmente con colori ad olio, ma opera anche nel campo della grafica e dell'illustrazione. Il forte impatto prospettico e l'accurato design che scaturisce dalle sue immagini, sono riflessi di un suo passato in campo architettonico. La sua attività espositiva conta più di 30 mostre fatte tra: Canada, Ukraina, Francia, Germania e Austria. Nel 2009 le illustrazioni per il libro Alice's Adventures in Wonderland gli consentono di vincere il premio  Elizabeth Mrazik-Cleaver Award. Attualmente vive e lavora a Toronto città in cui si è trasferito nel 1999.
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Alcuni titoli pubblicati

Lipchenko, Oleg, Osip Mandelʹshtam. Oleg Lipchenko: Zhivopisʹ = Oleg Liptschenko: Malerei. Ukraine: s.n, 1992.
Liptschenko, Oleg, W J. Burlaka, Rolf Laschet. Katja, Kotja Und Die Künstliche Sonne. Esslingen: J. F. Schreiber, 1993.
Carroll, Lewis, and Oleg Lipchenko. Alice's Adventures in Wonderland. Toronto: Studio Treasure, 2007.
Carroll, Lewis, Oleg Lipchenko. Alice's Adventures in Wonderland. Toronto: Tundra Books, 2009.
Lipchenko, Oleg. Humpty Dumpty and Friends: Nursery Rhymes for the Young at Heart. Toronto: Tundra Books, 2010.
Carroll, Lewis, Oleg Lipchenko. The Hunting of the Snark: An Agony in Eight Fits. Toronto: Tundra Books, 2012.


Mostre personali

1987. Mostra personale, museo cittadino, Kremenchug, Ucraina.
1990. Mostra personale, Museo d'arte di Poltava, Poltava. 
1993. Mostra personale, Jean-Monnet Building, EuroStat, Lussemburgo
1994. Mostra personale, Europarlament, Lussemburgo. 
1996. Mostra personale, Hoffbourg, Vienna, Austria 
2002. Mostra personale, Arta Gallery, Distillery district, Toronto. 
2002. Mostra personale, Gallery Gypsy X, Toronto. 


Mostre collettive

1983-1986. Mostre locali e regionale.
1985. Exhibition of Kremenchug`s artists, Ucraina.
1986. Esposizione regionale, Poltava, Ucraina. 
1987. All-Ukrainian exhibition of Graphic Arts. 
1987. Exhibition of Kremenchug`s artists, Ucraina. 
1987. Esposizione regionale, Poltava, Ucraina. 
1987. Picturesque Ukraine, House of the Artist, Kiev. 
1988. Mostra del gruppo artistico Green Island, Mosca. 
1991. Mostra del gruppo artistico Green Island, Culture Centre, Neue-Isenburg, Germania. 
1991. Mostra del gruppo artistico Green Island, Dresdner Bank, Wiesbaden, Germania. 
1992. Mostra del gruppo artistico April-91, BRITA, Nidenhausen, Germania. 
1992. Mostra del gruppo artistico April-91, Die Scheune, Geizenheim, Germania.
1993. Mostra del gruppo artistico April-91, Rathaus of Hoffheim-am-Taunus, Germania. 
1995. Esposizione, House of the Artist, Kiev, Ucraina. 
1995. Esposizione, Europarlament, Strasbourg, Francia. 

1997. Gallery Miro, Slovakia. 
2000. Russian Artists in Canada, Gallery 7, Toronto. 
2000. Mostra collettiva, Gallery Michelangelo, Toronto. 
2000. Gallery DeMure, Toronto. 

2001. Mostra collettiva, Gallery Michelangelo, Toronto. 
2006. Group show in Jacob Gallery, Toronto. 


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Disegnare un pozzo di melassa: alcune riflessioni su come illustrare Alice.

Come tutto è cominciato.

Sì, iniziamo con la storia, la storia della mia interazione con questo libo. Ho cominciato a illustrare "Alice" circa... diciamo — molto tempo fa. Più precisamente — quando mia figlia Olga aveva 8-9 anni. Ho trovato alcuni disegni che sembrano esser fatti prima, o forse durante, la prima serie. In ogni modo sono un po' precedenti. Ecco alcuni esempi: [alcune tavole]
Ma potrei dire che la storia attuale inizia con il mio primo tentativo di completare l'intera serie di disegni, realizzandoli con un unico stile. La prima serie è stata realizzata con disegni in bianco e nero. Ho usato penna ed inchiostro nero allora. Ho fatto circa quaranta disegni "grandi" (15x9 cm) con quella tecnica e molti disegni piccoli di  alcuni personaggi. Il fatto è che non avevo scadenze da rispettare o istruzioni del direttore artistico. Non avevo fretta di completare la serie. Non ero obbligato a seguire lo schema di qualcuno. Ma questa serie è rimasta incompleta...
La ragione per cui ho smesso di lavorare sulla prima serie è stata perché i miei amici continuavano a dirmi che la mia grafica in bianco e nero era troppo scura, "noire" e nel complesso non adatta per un libro per bambini.
Poi, dopo un po', sono ritornato sullo stesso tema e ho fatto diversi disegni, ma con pastelli colorati questa volta. Così ho cambiato la mia tecnica con un'altra che pensavo avrebbe attirato il giovane pubblico. E allora ho cominciato a disegnare usando matite colorate e applicando l'aerografo qua e là. E di nuovo schizzi su schizzi su schizzi...
C'erano molte immagini buone, per lo più ritratti di personaggi. Ma dopo un po' ho smesso di lavorare anche su quelli; le immagini erano molto gradevoli ma non erano,  esattamente, quel tipo d'immagini che intendevo realizzare. Il procedere sulle illustrazioni s'interruppe, sebbene un buon numero di schizzi e di lavori preliminari era già stato fatto. Continuavo a pensare ad Alice in un progetto meno colorato. Devo far notare che quando ho iniziato a lavorare sulle illustrazioni di Alice avevo in mente Alice tradotto in russo. E' un ottima traduzione fatta da Nina Demourova, intelligente e molto vicina allo spirito di Carroll. Come molte altre buone traduzioni era collegata al folklore locale, alla tradizione Russa. Ad esempio: il Topo e il Bruco in russo sono automaticamente di genere femminile. La coppia cats-bats [gatti-pipistrelli] viene trasformata iкошки – мошки / koshki-moshki (in cui koshki sono i gatti e moshki dei piccoli e fastidiosi insetti volanti), e così via.
A parte il cambio della tecnica e dello stile, un'altre cosa che era cambiata era la mia visione di Alice. Ho riletto la sua storia diverse volte, ogni volta trovando svariate prospettive che non avevo visto prima. Così, alla fine ho cominciato a leggere il libro originale in lingua inglese. Era come se non fossi soddisfatto dalla traduzione. Avevo appena studiato l'inglese ed ero pronto a leggere la storia.
Alcuni dei personaggi rimasero uguali fin dai primi schizzi; altri cambiarono in conformità  alla mia comprensione della storia o al confronto con il testo inglese originale. C'erano anche due dipinti ad olio: una grossa composizione con quasi tutti i personaggi da tutte e due le storie di Alice e un altro — Alice in the Woods. Non posso mostrarvi i dipinti. Vi mostrerò, invece, un mio recente dipinto ad olio, ancora in lavorazione. Dopo di ciò ho messo questo tema da parte per diversi anni.

Come Carroll descrive i personaggi e gli scenari.

Seguire il testo attentamente è una regola chiave per il lavoro dell'illustratore. In questo modo puoi trovare molte cose interessanti. Ma cosa fare se l'autore non offre all'illustratore materiale sufficiente per lavorare? E cosa se non si cura di descrivere i personaggi delle scene? Questo succede molto spesso in Alice. E' come illustrare "qualcosa". Sai cosa significa "qualcosa", giusto?
Posso ben dire che Lewis Carroll spesso non da indicazioni o spiegazioni sui dettagli. Ciò non indebolisce la qualità del testo di Carroll, perché il valore principale della storia sta nelle interazioni e nei dialoghi dei personaggi.
Il resto (dettagli, circostanze, scene e descrizioni) viene creato dalla tua immaginazione. Il lavoro dell'illustratore è d'illustrare la storia con le sue propria immagine, ma allo stesso tempo, di non contraddire i particolari forniti da Carroll.
Quando dico che Lewis Carroll non descrive i personaggi nel dettaglio, mi riferisco solamente al testo. Ci sono anche le lettere che Lewis Carroll ha spedito a Sir John Tenniel che contengono le descrizioni dei personaggi e anche alcune indicazioni su come  i personaggi sarebbero dovuti essere illustrati.
Diversi esempi delle descrizioni dei personaggi di Carroll: il Dodo, l'Aquilotto, il Parrocchetto, l'Anatra e le altre creature curiose — uccelli con le piume infangate, e animali — anche loro bagnati. Il Topo. Abbiamo incontrato il Topo per la prima volta nel secondo capitolo. Va avanti nella storia fino al terzo capitolo, solo in seguito scopriremo che il Topo è un lui. La Gazza è vecchia. Anche il Granchio è vecchio, con una figlia giovane. Pat è una creatura misteriosa; è solo la sua voce cio che sentiamo. Il Bruco è grande (alto tre pollici), con le braccia conserte. Alice chiama il Bruco "Sir", così automaticamente supponiamo che il Bruco sia un lui. A proposito, è blu solo in Alice's Adventures Under Ground.
Una delle persone a cui Lewis Carroll da un po' più d'attenzione è la Duchessa. Diamogli uno sguardo da più vicino. Nella prima scena, nel testo, non c'è alcun indizio sulle sue sembianze. Lei è piena di sotterfugi e possiamo solo immaginare com'è il suo personaggio reale guardando alle sue azioni, analizzando i suoi dialoghi e le parole. E' una persona di una tale ignoranza, molto scortese e un'ostinata lottatrice — non bada al pepe nell'aria o ai piatti lanciati attorno a lei. Fa le sue osservazioni con brusca prepotenza. 
Questo è tutto quello che si dice di lei nella prima scena. E, ovviamente, mostra un atteggiamento veramente cinico nei confronti del bambino.
La scena seguente è la scena in cui la Duchessa prende parte al Croquet-Ground della Regina.
In questo momento il suo atteggiamento è molto diverso; il suo modo di parlare mentre si rivolge ad Alice, ora diventa, in qualche modo, piuttosto tenero. Possiamo vedere una'esperta donna di corte, che sa parlare in maniera molto dolce se reputa che la persona con cui sta parlando è importante (sappiamo che Alice è stata invitata al Croquet-Ground della Regina, e questo significa qualcosa).
Ricordiamoci come ha trattato Alice quando per lei era solo una sconosciuta. Difatti, sta cercando di essere talmente gentile da esser pronta a cingere la vita di Alice (cosa che non fa, per stare attenta al fenicottero sulle braccia di Alce).
E' qui che per la prima volta troviamo alcune parole riguardo al suo aspetto. Per prima cosa, è molto "brutta". Poi, ha un "imbarazzante mento aguzzo", e infine "era dell'altezza giusta per appoggiare il suo mento sulla spalla di Alice" — così non era più alta di Alice. E questo è tutto quello che dice sul suo aspetto. Ci sono alcuni dettagli che potrebbero aiutare l'illustratore — ovviamente non molti.
La Brutta Duchessa ha una vera e propria storia nell'illustrazione. Sir John Tenniel creò la sua immagine basandosi sul ritratto A Grotesque Old Woman (1513), dell'artista fiammingo Quentin Massys (Matsys). Non è esattamente la stessa, ma l'influenza è molto palese. Quentin Massys a sua volta era stato influenzato da uno schizzo di Leonardo da Vinci. Desidero rimarcare che la Duchessa di Sir John Tenniel è indubbiamente brutta, ma la sua bruttezza è immediata. E' una bruttezza dovuta all'età avanzata, una vecchia e rugosa faccia mascolina. Penso che in questa maniera sia troppo un cliché.
Secondo le mie osservazioni, le attrattive di un volto umano sono materia piuttosto difficile. Molto spesso bellezza e bruttezza differiscono solo grazie all'esistenza di piccoli particolari.
Quando ho disegnato la mia versione della Duchessa, non ho inventato nulla. La mia Duchessa è stata presa dalla vita reale; una faccia di quel tipo, il naso, etc... quel tipo di persona che tutti hanno incontrato.
Così mi chiedo se Lewis Carroll avrebbe approvato la mia versione di questo personaggio.
Alcune volte Carroll descrive i particolari di una scena: i caratteri, gli oggetti e le ambientazioni, ma non lo fa subito.
Così come ho spiegato con la Duchessa, per riuscire ad immaginarla, si deve esaminare la seconda scena quella in cui sta facendo la commedia. Ma come dovremmo vederla nella prima scena? E' bene che lei sia chiamata Duchessa, cosa che ci da l'idea che lei indossa un costume da duchessa.
Ecco perché uno degli obbiettivi dell'illustratore è di mostrare cosa Carroll descriverà in seguito o non descriverà affatto.
Il carattere della Duchessa è stato portato avanti nel secondo libro, ma con un personaggio diverso: la Regina Rossa.
Hanno molto in comune; evidentemente è stato usato per entrambi i personaggi lo stesso prototipo. Per la maggior parte dei lettori questo non ha senso finché non iniziano a leggere il secondo libro, in ogni caso per un illustratore che vuole capire il personaggio in maniera più approfondita, questa relazione è abbastanza evidente.
Entrambe sono ossessionate dall'uso dell'iperbole: quando Alice diceva "...non riesco a seguire molto bene cosa dici", la Duchessa ha risposto "Quest'è niente a quello che potrei dire se volessi", paragonato al Looking Glass [Through the Looking Glass and What Alice Found There]; quando Alice diceva "...Credo che dovrei provare a cercare la mia strada in cima a quella collina", la Regina Rossa ha risposto "Quando dici collina, io potrei mostrarti colline, che in confronto potresti chiamare quella, valle".
Ad entrambe piace insegnare ad Alice, e trovare la morale in ogni situazione, conversazione o niente.
Parliamo ora delle circostanze in cui l'azione si svolge. Per esempio: tutto ciò che accade ad Alice, al Grifone e alla Finta Tartaruga è solitamente disegnato sulla spiaggia. Perché? Carroll fornisce solo due dettagli per descrivere l'ambientazione, ma non una singola parola sulla spiaggia. Oplà!
Sir John Tenniel ha usato per questa scena l'ambientazione del poema della Quadriglia delle Aragoste e quasi tutti gl'illustratori poi hanno seguito le sue orme.
Anch'io ho seguito questa tradizione nella mia prima serie in bianco e nero. Ho anche disegnato la Finta Tartaruga col costume da marinaio.
Ad ogni modo, la costruzione più logica sarebbe un posto che è vicino al Giardino Meraviglioso, e in cui la Regina possa camminare liberamente senza le guardie e i cortigiani. Perciò, probabilmente dovrebbe essere ambientato da qualche parte nel palazzo reale.
Il Grifone sta dormendo al sole, ma non ci viene spiegato lo scenario. Potrebbe essere ovunque: sul ponte di una nave, in un microscopico giardino inglese, o sulla spiaggia (perché no?). Oppure, forse è sul cornicione della cappella reale. Posto in cui puoi trovare Chimere, Grifoni e Gargoyle? 
Cosa dir, invece, della roccia su cui era seduta la Finta Tartaruga? 
Perché non possiamo prendere in considerazione un giardino giapponese fatto di rocce, da qualche parte nel palazzo reale (dono dell'Imperatore del Giappone, per esempio)?
Logicamente, tutti questi posti: il Giardino Meraviglioso, il posto in cui il Grifone si riposava e la roccia su cui la Finta Tartaruga sedeva, devono stare l'uno vicino l'altro.
Durante il tempo che Alice ha impiegato per andare da un posto all'altro, è stata solo capace di scambiare un paio di battute con la Regina e col Grifone. Anche la via di ritorno, non è molto lunga — la strada per la sala d'udienza reale (che deve essere collocata nel palazzo reale). 
Lewis Carroll concede all'illustratore molta libertà. Ci sono molti dettagli che non vengono forniti o descritti. Gioca con l'immaginazione del lettore, così che ciascuna visione è unica. Allo stesso tempo ci sono molti dettagli attraenti nel suo scritto. Questa è la ragione per cui ogni cosa può essere mostrata in maniera diversa.

Lo spazio di Carroll: Come ho deciso di disegnare una mappa di Wonderland

Mi piace molto quando trovo in un libro la mappa di una terra o uno schema di ricerca. Di solito accade nei libri fantasy o nelle favole. Dovreste ricordare la mappa della Terra di Mezzo di J.R. Tolkien, o la mappa di Oz o la mappa di Hard-Boiled Wonderland di Murakami , etc.
Volevo aiutare anche io Alice con una mappa di Wonderland, e sapevo anche il posto giusto per inserirla. L'ho immaginata come un risguardo.
E' sempre un sussidio visivo da seguire per i lettori. Ma come si può disegnare una mappa di Wonderland, quando gli scenari per tutta la storia sono così estranei l'un con l'altro e così vari in scala?
Ho provato a disegnare degli schemi, ma mi sono stati di poco aiuto. Il filo della storia difficilmente potrebbe essere rappresentato graficamente. Sarebbe una sorta di tentativo per razionalizzare l'irrazionale. 
La storia di Alice non è semplice, ma è un progetto o piuttosto un progetto teatrale. Lewis Carroll recita la parte dello sceneggiatore, del regista e del produttore, ma Sir John Tenniel ha il ruolo dello scenografo. Come regista Lewis Carroll fornisce dettagli ed indicazioni a Sir John Tenniel nelle lettere.
La nuova storia di Alice — Looking Glass è più certa topograficamente, così forse disegnerò la mappa per quella.
Carroll fa riferimento a molti fatti storici, a fenomeni fisici, culturali e a dettagli della vita di tutti i giorni. Le sue allusioni sono infinite. Tutte queste cose creano un'atmosfera molto speciale. La storia è molto visiva, e d'altro canto anche letterale.
Il lato teatrale della storia mi è diventato più chiaro. E' spezzato nei capitoli-atti in ciascuno dei quali Alice ha dei dialoghi con diversi personaggi. Il flusso dei pensieri di Alice viene presentato attraverso vari monologhi. Alcuni atti non hanno alcuna relazione con gli altri, e ognuno ha la propria serie di decorazioni. 
"...Ma la mancanza principale si è presentata navigando..." così, ho smesso con l'idea della mappa, e ho riempito il risguardo con i personaggi.

Imprevedibile, scollegato e incondizionato.

E' ora di dire alcune parole riguardo all'ultima serie di disegni, quella finale che è nel libro.
Parleremo non solo dello schema del colore.  Lo spazio teatrale sopra citato al fianco del ricco contesto letterale richiede un tipo di grafica molto speciale per le illustrazioni. C'erano molti schizzi e bozzetti realizzati, e alla fine si è trovata una soluzione.
Riguardo allo stile dell'illustrazione, preferisco chiamarlo piuttosto lo stile delle pagine stesse o lo stile dell'impaginazione. 
L'impaginazione è suddivisa in tre parti, ognuna diversa per colore e contenuto.
1. L'illustrazione stessa che è eseguita con il colore marrone e riempita con acquerello ocra. Quest'immagine è l'illustrazione della scena. L'uso dell'acquerello aggiunge al carattere dell'illustrazione spazio, atmosfera e profondità. 
Con l'uso del colore marrone nelle mie illustrazioni, speravo di creare la sensazione dei toni seppia delle vecchie fotografie, una sorta di "fiore d'epoca".
2. L'immagine in bianco e nero che circonda l'illustrazione marrone è, per prima cosa, una sorta di tenda come nelle decorazioni generiche sulla scena. Dunque, il motivo del pannello era spesso usato. Funge anche da cornice. In questo modo, nel contesto del disegno in bianco e nero, si trova tutto quello che succede nei dialoghi della scena come riferimenti cultura , storici, etc. 
Questo tipo di disegno è più grafico e piatto, anche quando contiene alcuni particolari di volume non sono altro che piccoli rilievi. Questo è preparato a parte rispetto alle illustrazioni marroni, dove ogni cosa ha luogo in una atmosfera giallognola. In altre parole questo disegno bianco e nero fa da transizione tra le illustrazioni marroni e lo sfondo intero con il testo.
3. Il terzo aspetto dell'impaginazione è il testo con diversi dettagli in bianco e nero. Qui il fattore principale è la scelta del carattere, il colore e la grana e la densità della carta.
La forma del corpo del testo segue la forma dei contorni del disegno in bianco e nero.
In un certo senso non lo disegno ne lo dipingo, ma lo faccio emergere dalla tela e dal foglio di carta. Mi piace disegnare su carta a matita. Ci trovo molta libertà. Una semplice matita di grafite che li disegna. Mi piace disegnare con la matita; infatti è una tecnica molto libera e flessibile, quasi senza confini, fatta eccezione per la mancanza di colore. La presenza del colore non è così importante per me, il colore è una caratteristica ricercata per i  libri per bambini, ma non è necessaria.

Come disegnare Alice. Ci sono delle ricette?

Non so se c'è una ricetta per illustrare Alice, ma ognuno deve trovare la giusta via per esprimere se stesso. Ho provato a disegnare illustrazioni che mostravano la mia impressione iniziale o, più accuratamente, quello che era rimasto della mia prima impressione combinato assieme a una più profonda rilettura del testo. Questo ha dato corpo al mio modo di vedere gli scenari. E' possibile che non segua sempre il testo in maniera esatta, sono spiacente, ma alla fine sono spontaneo. Questa è la mia visione di Alice.
E... non guardate troppa TV.

Traduzione dell'articolo di Oleg Lipchenko, Drawing Treacle Well: some thoughts about Illustrating Alice, pubblicato nel 2008 su Knight Letter, rivista della Lewis Carroll Society of North America.

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Dieci domande a Oleg Lipchenko.

Oleg Lipchenko è l'illustratore di una nuova edizione spettacolare di Alice's Adventure in Wonderland (Tundra Books). Parla con Open Book di arte e di come illustrare gli amatissimi classici per ragazzi.

Parlaci delle tue illustrazioni per Alice's Adventures in Wonderland di Carroll.
E' una "lunga storia" che merita una risposta lunga quanto un libro. Ecco un estratto dalla mia presentazione Drawing Treacle-well: or how to illustrate Alice, pubblicato su Knight Letter (2008), la rivista della Lewis Carroll Society of North America.
[vedi sopra la traduzione dell'intero articolo]

Quali sono state le sfide più grandi che hai incontrato nell'illustrare un libro per ragazzi così amato?
Le sfide sono in parte ciò che fa progredire un lavoro e credo che doverle indicare quando il lavoro è finito non abbia molto senso. Eppure, lo farò. C'erano tre grosse sfide alle quali mi sono trovato di fronte mentre illustravo Alice.
Una delle sfide era di stabilire lo stile con cui volevo lavorare. La risoluzione di questa sfida è contenuta nella risposta alla prima domanda.
Un altro difficile problema era Alice stessa. La storia è raccontata secondo il suo punto di vista, così mentre leggiamo il testo non possiamo dire, in realtà, come sia fatta. Abbiamo più informazioni sulla sua personalità che sul suo aspetto. Questo è stato un compito difficile. Un terzo grosso problema è stato — come presentare correttamente le ambientazioni illogiche nello sazio fornito. Logicamente — è da qualche parte sotto terra, ma poi perché c'è un giardino, degli alberi e delle case? Anche la maggior parte degli incontri che fa Alice si svolgono in ambientazioni quasi completamente scollegate. Lewis Carroll era un artista, ma il suo compito non gli richiedeva di fare una storia seguendo il logico raziocinio del mondo reale. Ad ogni modo, questo è il compito che resta agli illustratori.

Quali libri hanno prodotto una buona impressione su di te quando eri bambino?
Per quanto io riesca a ricordare, sono stato circondato da libri, così sceglierò giusto un paio di titoli che mi piacciono, ma c'erano molti più libri nella mia infanzia da isolare tra i pochi eletti e da considerare tra  più influenti.
Wild Animals I Have Known di Ernest Thompson Seton, nella traduzione russa. Questo è un vecchio tesoro che ancora sta nella mia libreria. La vita selvatica è un tema molto attraente per i bambini; le storie di animali di solito vengono ascoltate con grande interesse e rilette diverse volte.
The Wizard of the Emerald City, l'intera serie di cinque libri — The Wizard of Oz riraccontato dallo scrittore per bambini russo Alexander Volkov. La storia è narrata in modo un po' diverso da quello di Frank Baum, questo è il motivo per cui ho menzionato la versione russa per prima. In seguito, quando o cominciato a studiare l'inglese, ho letto anche l'OZ originale.

Qual'è stato il primo libro che hai illustrato?
E' stato Katia, Kotia and the Handmade Sun, di Viacheslav Burlaka, uno scrittore ucraino, pubblicato dalla Esslinger Verlag in Germania nel 1993. E' la storia di una bimba di nome Katia che viveva nell'area della centrale nucleare di Chernobyl al tempo dell'incidente. La storia, narrata dalla bambina, è la sua visione di tutto quello che è accaduto. E' una storia molto triste, anche se nessuno viene ucciso.

Qual'è il miglior consiglio che hai ricevuto come artista?
Ho una lunga vita alle mie spalle, ed è una vita fatta da una grossa e consistente pratica artistica. Ho studiato arte per molti anni, ho imparato qualcosa ogni giorno, letto e ascoltato molti maestri alcuni ancora vivi e altri morti da molto tempo — contemporanei e classici. Ho studiato arte e ho insegnato arte, così la domanda sul miglior consiglio ricevuto è come chiedermi qual'è la miglior goccia dell'oceano. Piuttosto nominerei alcuni maestri che ci hanno lasciato dei pensieri e dei consigli preziosi nei loro diari e nei loro saggi. Loro mi hanno molto influenzato.
Emile Bourdelle — un grande scultore, studente di August Rodin, ha scritto sull'arte in maniera così saggia e chiara, che tutti quelli che studiano arte possono trovare nei suoi testi tutte le risposte a quasi tutte le domande.
Pavel Filonov — il più grande artista del XX secolo, ci ha lasciato i suoi diari e la teoria dell'arte analitica. Leggetelo.
Salvador Dalì — La superstar surrealista. Ha scritto molti testi, perlo più controversi, ma se li leggi attentamente, troverai dei pensieri brillanti sull'arte. Per esempio: " Il disegno è l'onestà dell'arte. Non c'è possibilità di barare. E' bello o brutto".
Non ho menzionato la loro nazionalità appositamente, perché sono molto al di sopra di queste categorie, sono grandi maestri del mondo. Non esiste una cosa come un matematico francese, inglese o indiano, e lo stesso è per la vera arte.

Descrivi il tuo ambiente ideale di lavoro.
Lavoro da solo.

Se dovessi scegliere tre libri di benvenuto in Canada, quali sarebbero questi libri?
Wild Animals I Have Known di Ernest Thompson Seton, grande scrittore canadese, naturalista, scienziato e artista naturalista, fondatore del Woodcraft Indians e fondatore pioniere dei Boy Scouts of America, etc.
Anne of Green Gabies è un libro per bambini molto canadese, che sta sul ripiano dei classici, lo sceglierei senza pensarci due volte.
Sceglierei un buon album dei lavori del Group of Seven. Credo che potrebbe dire "benvenuto in Canada" meglio di qualsiasi altra cosa.

Cosa stai leggendo in questo momento?
Stanislav Lem, Fiasco.

Che consiglio hai per un illustratore che sta provando ad essere pubblicato?
"Come essere pubblicato" non è un terreno di mia competenza. Questa è una domanda che dovrebbe essere rivolta a quelli che prendono le decisioni sul lavoro degli illustratori — editori e direttori artistici. Non ho mai pensato a "come disegnare per essere pubblicato"; la mia preoccupazione principale è sempre stata "come disegnare meglio".

Qual'è il tuo prossimo progetto?
Al momento sto lavorando su The Hunting of the Snark di Lewis Carroll. Sarà un libro di 50 pagine, completamente illustrato in maniera simile alle illustrazioni che ho fatto per Alice, ma sarà molto diverso nello stile.
Il secondo libro di Alice — Through the Looking Glass and What Alice Found There sarà il progetto seguente, e ho già molti bozzetti e schizzi per questo. Ci sono anche diversi altri progetti in uno studio molto preliminare, ma meglio non menzionarli ora.

Traduzione di un'intervista rilasciata da Oleg Lipchenko nel dicembre del 2009 sul sito Open Book Toronto

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Le Avventure di Alice nel Pase delle Meraviglie

Ho incontrato per la prima volta Oleg Lipchenko e sua moglie Nataliya nel 2006 a New York per l'incontro autunnale del LCSNA [Lewis Carroll Society of North America]. Al tempo Oleg aveva un grosso portfolio con gli originali dell'interpretazione che stava preparando per la nuova edizione di Alice's Adventures in Wonderland, e che gentilmente esibiva a tutti quelli che mostravano dell'interesse. Mi ricordo che stavo seduto  con il portfolio sul mio grembo, a sfogliare pagina dopo pagina con un crescente slancio di piacere e ammirazione nei confronti di quella straordinaria creatività e abilità tecnica di fronte a me. C'erano molte cose d'ammirare, e sinceramente mi sono sentito come se stessi guardando una Wonderland personale di qualcun'altro. L'impaginazione era semplicemente meravigliosa. Ovunque cadesse il mio occhio c'erano personaggi e immagini realizzate vividamente, quasi un eccesso vertiginoso di creazioni affascinati colato sulle pagine. Dico "colato" appositamente, perché uno degli elementi più soddisfacenti dello schema grafico di Oleg è la fluidità surreale delle immagini, e come dolcemente fa girare gli elementi visivi neri, bianchi e seppia attraverso e attorno al testo abilmente posizionato. I personaggi e gli oggetti sembrano quasi fondersi con le pagine come immagini vivide e surreali, potrebbero fluttuare nella mente di un sognatore. La scelta della tavolozza cromatica e la meticolosa specificità dei dettagli della penna ad inchiostro sono simultaneamente Vittoriani e senza tempo. Oleg mi ha detto (come Lewis Carroll) che era avrebbe autoprodotto il libro per mantenere il completo controllo artistico della sua visione personale. Ora che il libro finito è tra le mie mani, posso solo applaudire la sua coraggiosa e senza dubbio costosa decisione.
La copertina è elegantemente semplice all'esterno: delle tavole interamente colorate con una tonalità di cioccolato al latte, con il titolo fluente impresso in oro sulla copertina. Il libro è stato magnificamente stampato da The Stinehour Press nel  Vermount, con una stretta supervisione di Oleg. Sebbene, forse, nessun processo di stampa catturerà la bellezza mozzafiato dell'interpretazione originale di un artista, questo libro è probabilmente più vicino a quello che si poteva sperare che venisse: il tipo di carta solido e bello, l'ottima resa dei dettagli neri e dei caldi toni seppia. I fogli finali ti salutano con un elegante collage dei divertenti personaggi che incontreremo all'interno; solo questa pagina vale il prezzo del libro. Ma ad attendere il lettore c'è molto di più da scoprire, sempre ben bilanciato con il testo. Questa è una di quelle edizioni per cui semplicemente non vedi l'ora di girare le pagine per guardare quale unica visione ti accoglierà poi. Mi è difficile scegliere un personaggio preferito tra quelli eccentrici in mostra. Dirò che l'Alice di Oleg probabilmente perderebbe una partita con quella di Tenniel, ma lei ha una bellezza semplice, una grazia tranquilla e una trasparenza tutta sua. Comprensibilmente, è con gli abitanti di Wonderland che dell'Oleg  semidickensiano e semifumettista la capacità artistica brilla — lo sciocco e sventurato Bill, l'autorevole Tartaruga dalla maglia a rombi, il Cappellaio dagli occhi tristi e dal grosso naso e molti altri.
Posso solo sperare che Oleg farà la seconda Alice altrettanto bene, e in meno tempo dei trent'anni che ha impiegato a produrre questa gemma. Non è un'edizione economica (è limitata a 226 copie, alcune già vendute) ma se ci riesci, fai un favore a te stesso: acquista una copia dal sito di Oleg quando ancora puoi, rannicchiati in una comoda sedia in una stanza tranquilla come Alice all'inizio di Looking Glass, e goditi il viaggio verso Wonderland fin dall'inizio, per gentile concessone di Lewis Carroll e Oleg Lipchenko.

Traduzione di una recensione di Andrew Sellon alla prima edizione limitata del 2007 di Alice's Adventures in Wonderland.


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Le Avventure di Alice nel Pase delle Meraviglie

Estratto:
"...e a cosa serve un libro," pensò Alice, "senza immagini e dialoghi?"

Centocinquantacinque anni dopo la pubblicazione originale di Levis Carroll del libro Alice in Wonderland nel 1865, Tundra Books ha pubblicato una nuova edizione, illustrata dal noto pittore Oleg Lipchenko, membro della Ukrainian Union of artists a Toronto. Mentre le conversazioni nel classico integrale di Carroll sono le stesse —

"Prendi un altro po' di tè," disse la Lepre Marzolina ad Alice, molto premurosamente.

"Non ne ho avuto ancora," rispose Alice con tono un po' offeso, "così non ne posso prendere un altro po'"

"Vuoi dire che non ne puoi prendere di meno," Disse il Cappelaio: "prenderne di più di niente è più facile."

—le immagini sono molto diverse. Lo stile del disegno di Lipchenko, eseguito con matita marrone e riempito con acquerello ocra, è destinato a produrre una sorta di scossa artistica in quei lettori tirati su con le rappresentazioni di Alice e dei personaggi che abitano il suo mondo di sogno  attentamente costruite con il classico bianco e nero da Tenniel.
Le parole di Lipchenko sul tema delle sue illustrazioni sono, anche molto importanti e illuminanti per coloro i quali incontrano questa nuova edizione del classico per ragazzi. Dice del suo libro:
"Questo libro è un progetto artistico — non solo un'altra Alice. Ogni aspetto della creazione di questo libro è arte, dalla visualizzazione del mondo della storia, riempita con una strana atmosfera giallognola, fino all'apparenza fisica finale del libro, che è l'arte della stampa."
In un estratto da una presentazione intitolata Drawing Treacle Well or How to Illustrate Alice, fatta per la Lewis Carroll Society of North America (che, a proposito, ha dato alla fresca visione di Alice dell'artista la sua più piena approvazione) Lipchenko dice che ha cominciato a lavorare sulle illustrazioni di Alice molti anni fa quando sua figlia era molto piccola, usando disegni in bianco e nero fatti a penna ed inchiostro. Ha smesso di lavorare su quei lavori dopo essere stato consigliato dagli amici che erano troppo scuri e non adatti per libri per bambini. Cambiata la sua tecnica con un'altra che riteneva più adatta ad un pubblico giovane, ha cominciato a fare bozzetti usando matite colorate basati sulla sua lettura di Alice nella traduzione russa. Quando, poi, cominciò a leggere (rileggere) Alice's Adventures in Wonderland in inglese, ha scoperto varie prospettive che cambiarono la sua visione di Alice in modo abbastanza significativo da fargli abbandonare il lavoro per diversi anni.
Riguardo alla sua serie finale di disegni, quelli che compaiono nel libro, l'artista parla dello stile delle pagine stesse e dello stile dell'impaginazione di queste pagine come cosa di primaria importanza. A causa del lato teatrale della storia, cosi come per il ricco contesto letterale, Lipchenko ha diviso l'impostazione della pagina in tre parti, ognuna diversa per colore e contenuto. Il colore marrone e l'acquerello ocra delle immagini principali sono un mezzo per creare la sensazione dei toni seppia delle vecchie fotografie. le immagini in bianco e nero che circondano le illustrazioni marroni funzionano come una decorazione generica della scena; una sorta di tenda o cornice in cui tutto quello che ha luogo sulla scena (incluso i dialoghi) è sistemato separatamente. Il terzo aspetto di tutta l'importante impaginazione, secondo l'artista, è il testo, il quale corpo è sagomato in maniera tale da fluire con i contorni del disegno in bianco e nero.
Lipchenko dice che una delle difficoltà con cui ha avuto a che fare è stata la rappresentazione di Alice stessa. la storia infatti è narrata dal suo punto di vista, e ci sono molte informazioni sulla sua personalità, e praticamente non c'è nulla sul suo aspetto. La rappresentazione di Alice di Lipchenko non è come sarebbe stata quella di Tenniel (a parte le sue palesi scarpe di pelle Mary-Jane). Molto lontana da un vero vestito Vittoriano, dalla rigida postura e dalla lunga facia per tenere i capelli, L'alice del 2009 ha dei capelli con la frangia spettinati, un vestito intero dal colletto bianco e una serie di espressioni decisamente vivaci. I personaggi che poplano Wonderland non sembrano rassomigliare ne a quelli di Tenniel ne ad una versione "Disneyficata" con cui sono venuti su i bambini di oggi.
C'è molto d'apprezzare e da studiare con attenzione in questa nova edizione di Alice's Adventures in Wonderland.

Traduzione di una recensione di Valerie Nielsen all'edizione del 2009 di Alice's Adventures in Wonderland.


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Nuova Edizione. Le Avventure di Alice nel Pase delle Meraviglie.

Per prima cosa, questa non è un edizione per bambini, sarebbe meglio per loro scegliere quella con le illustrazioni originali di Tenniel o quella che ha vinto il premio Kate Greenaway Medal di Helen Oxenbury. Questa non è in alcun modo una critica al lavoro di Lipchenko, ma piuttosto una guida per quelli che vogliono comperarne una copia per i bambini.
Alice di Oleg Lipchenko è per lettori adulti che apprezzano un approccio diverso al materiale classico. La sua Alice contemporanea sogna se stessa in un mondo surreale dove  l'occhio che versa lacrime si forma dall'acqua del mare e fa cadere le sue lacrime in quello stesso mare, in cui gli ambienti circostanti sono disegnati con figure che non sembrano molto reali. Ogni pagina richiede un più attento esame come i contorni cupamente ombreggiati rivelano sempre più cose — sia realistiche sia fantastiche.
Questa è una versione di Alice molto bella e rilevante, l'occhio è catturato dal delicato disegno, realizzato per metà, di una rosa e dall'altezzosa dignità di un fenicottero e da come i ricci scappano da lui e dal beffardo humor di un maiale che vola attraverso il cerchio della regina. L'eccellente dettaglio e la fantasia creativa della cornice, parte reale e parte surreale, presenta Alice in un intrigante nuovo modo.

Traduzione di una recensione di Dr Andrea Deakin all'edizione del 2009 di Alice's Adventures in Wonderland.


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Le Avventure di Alice nel Pase delle Meraviglie. Recensione del libro.

Fin dalla pubblicazione del novembre 1865, Alice's Adventures in Wonderland, è stato un punto di riferimento nella letteratura per l'infanzia. Ogni volta Alice fa la sua famosa caduta giù nella tana del coniglio, e porta con lei migliaia di principianti e di vecchi viaggiatori a Wonderland, dove sembra che ci sia molto poco che abbia senzo, ma molte cose sagge.
Oltre centocinquantacinque anni dopo, il brivido dell'avventura è ancora attuale come sempre. Questo libro ha delle illustrazioni brillanti di Oleg Lipchenko. E i nuovi arrivati alla storia hanno sempre più da gustare. Anni per la realizzazione, Alice e i suoi peculiari conoscenti sono amabilmente riportati sulle pagine dalla meticolosa abilità artistica di un  maestro del disegno.
Questa gloriosa nuova edizione del classico integrale di Carroll può essere con orgoglio fornita come introduzione a una delle storie più amate di tutti i tempi, o semplicemente acquistata come una emozionante acquisizione per la libreria di ogni collezionista. L'illustratore presenta la storia in maniera fresca e magnifica attraverso le varie immagini in tutto il libro. E' talmente ben fatto che dovresti vederlo per crederlo.
Ero così rapita dai dettagli delle immagini, dalla decorazione dorata sulle pagine e dalla maniera meravigliosa con cui questo classico è stato rifatto che ho comperato una copia per ciascuno dei miei nipotini. Lo hanno amato e letto e riletto. E' veramente un capolavoro, uno di quelli che diletterà vecchi e bambini.

Traduzione di una recensione di Irene Roth all'edizione del 2009 di Alice's Adventures in Wonderland.


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